FAI, o conflitto
femoro-acetabolare, è una condizione che sta diventando sempre più frequente
nella diagnosi tra i professionisti del settore sanitario.
Si tratta di una condizione che
colpisce l'anca: vi è una mancata corrispondenza tra la testa del femore e
l’acetabolo, con conseguente conflitto osseo (come mostrato in rosso nella
figura più in basso) che può portare nel tempo ad un problema degenerativo come l'artrosi dell'anca.
I soggetti affetti da FAI possono
presentare una moltitudine di segni/sintomi, dal semplice fastidio all’anca al
dolore marcato sia in zona glutea che inguinale, con eventuale riduzione del
range di movimento dell’articolazione stessa.
In genere la storia clinica ed un
esame obiettivo approfondito porterà l’ortopedico o l’osteopata a sospettare
che ci sia un coinvolgimento articolare. Non è raro poi consigliare al paziente
di recarsi dal medico per farsi prescrivere esami strumentali (radiografia,
risonanza magnetica) per fornire ulteriori chiarimenti sulla portata dei
cambiamenti strutturali e se ci sono altre strutture coinvolte, come ad esempio
il labbro acetabolare.
Vengono descritti 3 tipi di FAI:
-CAM in cui vi è una protuberanza
a livello della testa/collo del femore
-PINCER in cui l’acetabolo
presenta un appuntimento
-MIXED, un misto tra Cam e
Pincer.
L’anca è un’articolazione
sottoposta a carico ed è possibile che determinate sollecitazioni portino nel
tempo a sviluppare un conflitto, magari sulla base di qualche variante
anatomica della testa del femore o dell’acetabolo.
Segni e sintomi includono:
-dolore all'anca e all'inguine
- movimento limitato dell'anca
soprattutto in flessione e rotazione interna
-dolore conseguente ad attività o
a posizioni mantenute per tanto tempo, quali lo stare seduti
-lesioni del labbro acetabolare
(in genere ai pazienti che si presentano con lesioni del labbro viene proposto
un trattamento conservativo come il riposo, la terapia manuale e la
prescrizione di farmaci o iniezioni di corticosteroidi. In alcuni casi
l’ortopedico può raccomandare l’intervento chirurgico a seconda della gravità
della lesione).
Quali possono essere i rimedi per il dolore all'anca? Come può aiutare osteopatia?
Il trattamento dei tessuti molli,
lo stretching, la mobilizzazione articolare, oltre al consiglio di esercizi di
streching e rinforzo da fare a casa, possono portare ad un miglioramento della
propriocezione, oltrechè della forza muscolare e del range di mobilità
dell’articolazione stessa.
L’osteopatia può anche essere
utile nel periodo pre e post-operatorio.
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